La Storia della nostra Parrocchia

La Parrocchia di Gesù Lavoratore di Borgo San Dalmazzo nasce nel 1965  su incarico affidato da Mons. Tonetti, vescovo di Cuneo, a Don Luciano Pasquale.

La Vigilia di Natale dello stesso anno avviene l’inaugurazione nella sede provvisoria.

La prima pietra posta della nuova costruzione è posta nel 1970.

Il nuovo Centro Parrocchiale intitolato al Beato Carlo Acutis, adiacente alla chiesa, è stato inaugurato il 10 Ottobre 2021.

Chi Siamo

DON GIOVANNI RIBAParroco Emerito
Anno di ordinazione: 1961
MARIANO DON Parroco
Anno di ordinazione: 1999
DON PAOLO AUDISIOCollaboratore
Anno di ordinazione: 1991
DON EZIO MANDRILEPresbitero
Anno di ordinazione: 1982

In Evidenza

Raggiunto l’importo previsto tramite donazioni!

In concomitanza con i giorni della Pasqua di quest’anno, è avvenuto un traguardo importante per la nostra Parrocchia: è stato raggiunto l’importo di 100.000 euro, previsto di raccogliere tramite donazioni, per il Nuovo Centro Parrocchiale “Carlo Acutis”, del progetto Nuove Opere Parrocchiali.

Un grazie di cuore a quanti hanno donato!

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Perché dove due o tre

sono riuniti nel mio nome,

io sono in mezzo a loro.

Matteo 18:20

Video

Il Nuovo Centro Parrocchiale

Vedi tutti gli aggiornamenti sulle Nuove Opere Parrocchiali

Vangelo del Giorno

  • Lunedì 11 Novembre : Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,1-6.
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe».
  • Lunedì 11 Novembre : San Charles de Foucauld
    L'amore consiste non nel sentire che si ama, ma nel voler amare. Quando si vuole amare, si ama; quando si vuole amare al di là di tutto, si ama al di là di tutto. Se succede di cadere in una tentazione, è perché l'amore è troppo debole, non che non esista. Bisogna piangere, come San Pietro..., ma come anche lui ha fatto, dire per tre volte: “Ti voglio bene, ti voglio bene, tu sai che ti voglio bene, malgrado le mie debolezze e i miei peccati” (Gv 21,15s). Quanto all'amore che Gesù ha per noi, ce l'ha provato abbastanza perché ci crediamo senza sentirlo. Sentire che lo amiamo e che egli ci ama, sarebbe il cielo; il cielo non è quaggiù, salvo in rari momenti e rare eccezioni. Raccontiamoci spesso la doppia storia delle grazie che Dio ci ha fatte personalmente dalla nostra nascita e quella delle nostre infedeltà; vi troveremo (...) quanto necessario per avere una fiducia senza limiti nel suo amore. Egli ci ama perché è buono, non perché noi siamo buoni; le mamme non amano forse i figli anche quando sono andati fuori strada? E troveremo quanto necessario per sprofondarci nell'umiltà e sfiducia di noi. Cerchiamo di riscattare un po' di peccati con l'amore al prossimo, col bene fatto al prossimo. La carità verso il prossimo, gli sforzi per far del bene agli altri sono un eccellente rimedio per opporsi alle tentazioni: è passare dalla semplice difesa al contrattacco.

Preghiera del Mese

Non lasciarci

O Dio, che soffri
per la morte dei tuoi amici,
non lasciarci sprofondare nella tristezza
per la morte dei nostri cari.
La morte di coloro che amiamo ti pesa.
Per il Cristo
in agonia per ogni uomo,
Tu soffri con chi è nella prova.
Nel Cristo risorto,
tu vieni ad alleggerire
il peso insopportabile
e apri i nostri occhi
allo stupore dell’amore.
Per mezzo di lui
Tu ci ripeti senza sosta:
“Seguimi!
Io sono dolce e umile di cuore,
In me troverai il riposo,
riposandoti in me
conoscerai la vera pace”.
Amen

Frère Roger di Taizè

Orario Messe

Feriale ore 18.15 preceduta dal rosario alle ore 17.45
(Martedì e Venerdì ore 18.15 Liturgia della Parola)

Prefestiva ore 18.30
Festiva ore 11.00 e 18.30